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lunedì 9 maggio 2011

Pedalerai per sempre con noi, Wouter Weylandt

C’è sempre un gran magone ad accompagnarmi quando arrivano alle mie orecchie certe notizie.
Oggi 9 maggio 2011 durante la terza tappa del Giro d’Italia è morto Wouter Weylandt.
Sembrava una gara tranquilla, non particolarmente impegnativa dal punto di visto tecnico, eppure qualcosa ha spezzato quell’apparante serenità che dovrebbe sempre accompagnare una corsa del genere. Mancano pochi chilometri alla fine della tappa, durante l’ultima discesa probabilmente la perdita del controllo della bici e Wouter finisce contro un muro. Si capisce subito la gravità dell’incidente, i sanitari intervengono tempestivamente, la zona non è coperta telefonicamente e l’ambulanza viene richiesta attraverso la tv. Continuano i tentavi di rianimazione, si cerca di far giungere in zona un elicottero ma i luoghi dove è avvenuto l’incidente non permettono un atterraggio facile del mezzo.
Muore.
Cavoli! Stava andando in bici! Ma come? Beh... i ciclisti in discesa sfrecciano a velocità ormai paurose che possono raggiungere i 90 km/h se non di più! Eppure si ostinano a farli gareggiare con caschetti non integrali e tutine carine e stilose sì, ma che, in caso di caduta, sono inutili! Che fare? Non è la prima volta, una cosa analoga era successa a Fabio Casartelli parecchi anni fa. Non voglio far polemica, voglio solo ricordare un ragazzo. Un anno fa, proprio Weylandt vinceva la tappa terza tappa del giro. Oggi, un anno dopo quella vittoria, ha perso la vita. Ciò che si era guadagnato, con tanto sudore, la morte gli ha tolto con gli interessi.
E’ morto con la sua bici, il ciclismo può solo onorarlo ora.
Amo lo sport, amo in particolare questo... la tua morte Wouter mi lascia triste, molto triste. Resta il fatto che te ne sei andato facendo ciò che più ti piaceva ma, permettimi,  non doveva finire così, doveva andare diversamente, saresti dovuto partire domani con gli altri. Chiudo qui. Non so più che dire. Ciao Wouter. 
Daniele Grillo,
Comitato PoliTO

mercoledì 4 maggio 2011

Rozzio, un bravo allievo del Giusti, alla Fiorentina

Paolo Rozzio nasce a Torino il 22 luglio 1992 e inizia a tirare i primi calci nel C.B.S., scuola calcio torinese affiliata al Milan. Poco dopo passa subito alla Juventus e qui gioca ben cinque stagioni sotto la guida di Marchio e Molinelli. Dalla Juventus passa al Canavese, club fondato nel 2001 e che milita in Lega Pro Seconda Divisione, e qui sta giocando tuttora, salvo per la breve parentesi della scorsa stagione in cui ha giocato nella Primavera del Torino.

Rozzio non è il classico talento notato da tutti fin dai primi passi calcistici, anzi, se non fosse stato per Ezio Rossi, suo attuale allenatore al Canavese, probabilmente il giovane difensore centrale sarebbe ancora a fare la spola tra prima squadra e Berretti, finendo nel dimenticatoio o nelle serie dilettantistiche.

Come detto Rozzio è un difensore centrale, dotato di un fisico imponente (79 chili distribuiti su 189 centimetri) che lo rende molto forte di testa e al tempo stesso vulnerabile ad attaccanti agili e veloci; le altre qualità che lo contraddistinguono sono la marcatura asfissiante sul diretto avversario e l'abilità nel sapere impostare il gioco, non comune a molti difensori.

Le sue prestazioni in campionato non sono sfuggite al selezionatore dell'Under-19 Daniele Zoratto che l'ha convocato in Nazionale, rendendolo l'unico convocato che gioca in Seconda Divisione. Zoratto nelle amichevoli disputate l'ha alternato con il viola Camporese, suo futuro compagno di squadra, e con l'interista Benedetti, suo ex compagno di squadra nella primavera granata.

Oltre a Zoratto anche una vecchia volpe del calcio giovanile come Pantaleo Corvino ha notato il suo talento e se lo è assicurato bloccandolo per giugno; la trattativa è confermata dal direttore generale del Canavese Massimo Bava, che in un'intervista ha dichiarato che il difensore prenderà la via di Firenze nonostante le attenzioni di Udinese, Livorno, Bologna e altre squadre di A e B.

da http://generazioneditalenti.forumfree.it/?t=55312590